si organizza, cresce e si rigenera
Mi presento
Dopo gli studi in scienze agrarie, da più di vent’anni accompagno giovani aziende agricole alla conoscenza delle tecniche di coltivazione biologica.
Mi sono avvicinato a questo tipo di agricoltura partendo dalla difesa dagli organismi dannosi: ero ancora studente quando, preparando l’esame di entomologia, sono rimasto incantato dalla moltitudine di insetti utili che esiste e da quanto essi possano essere efficaci nella protezione delle colture.
La mia attività si svolge sul campo ed è rivolta prevalentemente a coltivatori di ortaggi che praticano la vendita diretta delle produzioni. Periodicamente visito con loro le coltivazioni, insegnandogli a gestire la fertilità del terreno, le lavorazioni, l’irrigazione, gli organismi dannosi, la flora spontanea indesiderata.
La mia professionalità non si ferma all’orticoltura, ma si rivolge anche ai coltivatori di fruttiferi, vite e seminativi per quanto riguarda la gestione della fertilità dei suoli.
Assieme ad alcuni amici agricoltori ho fondato la Scuola esperienziale itinerante di agricoltura biologica.
Mi presento
Dopo gli studi in scienze agrarie, da più di vent’anni accompagno giovani aziende agricole alla conoscenza delle tecniche di coltivazione biologica.
Mi sono avvicinato a questo tipo di agricoltura partendo dalla difesa dagli organismi dannosi: ero ancora studente quando, preparando l’esame di entomologia, sono rimasto incantato dalla moltitudine di insetti utili che esiste e da quanto essi possano essere efficaci nella protezione delle colture.
La mia attività si svolge sul campo ed è rivolta prevalentemente a coltivatori di ortaggi che praticano la vendita diretta delle produzioni. Periodicamente visito con loro le coltivazioni, insegnandogli a gestire la fertilità del terreno, le lavorazioni, l’irrigazione, gli organismi dannosi, la flora spontanea indesiderata.
La mia professionalità non si ferma all’orticoltura, ma si rivolge anche ai coltivatori di fruttiferi, vite e seminativi per quanto riguarda la gestione della fertilità dei suoli.
Assieme ad alcuni amici agricoltori ho fondato la Scuola esperienziale itinerante di agricoltura biologica.
Che cosa faccio
AIUTO GLI AGRICOLTORI A PRODURRE CIBO
AIUTO GLI AGRICOLTORI A PRODURRE CIBO
Le piante
Le considero esseri intelligenti, senzienti, comunicativi, attivi. L’individuo in senso stretto per me non esiste: sia noi che le piante siamo super-organismi, colonie di creature che non possono vivere le une senza le altre.
Come vale per noi umani, anche le piante sono popolate dentro e fuori da organismi che le rendono ciò che sono e senza i quali non sopravvivrebbero, perché essenziali nei processi di riproduzione, comunicazione, difesa, guarigione ed acquisizione dei nutrienti.
Non considero dunque le piante esseri dal patrimonio genetico limitato a quello dei loro cromosomi, ma creature dotate di un genoma immenso, somma del proprio con quello degli organismi che ospitano e pertanto piene di risorse, capacità, talenti che, volendolo, sono a nostra disposizione anche nella pratica agricola.
Le forze della natura
Nel campo coltivato riconosco la presenza delle stesse forze della Natura che ci sono negli ecosistemi naturali e cioè i cicli dell’acqua, dell’energia e dei principi nutritivi e tutte quelle forze che regolano le interazioni di cooperazione e competizione fra organismi.
Queste forze si concretizzano nelle catene alimentari, dove un organismo mangia l’altro riciclando materia ed energia. Le catene alimentari a loro volta interagiscono formando reti alimentari, strutture biologiche che rendono gli ecosistemi stabili e produttivi.
È dunque dall’osservazione di come la Natura cresce, si rigenera ed organizza che possiamo individuare le tecniche colturali che la fanno lavorare al nostro fianco, portandoci ad usare le minori quantità possibili di concimi, antiparassitari, acqua, energia, tempo.
Le relazioni
La mia prima visione di agricoltura è stata antropo-centrica, appresa a scuola: i raccolti sono merci, meritano attenzione solo le esigenze di semi, macchine e mezzi tecnici concepiti in funzione del mercato globale.
Dopo la laurea ho studiato solo ciò che mi appassionava, ho incontrato agricoltori-maestri e trascorso tante ore sul campo, maturando una visione dell’agricoltura planto-centrica: le tecniche di coltivazione dovrebbero assecondare i veri bisogni delle piante.
Oggi la mia visione è relazio-centrica: è necessario soddisfare non solo i bisogni delle piante, ma anche quelli degli organismi con i quali esse interagiscono positivamente. Nella pratica di campo questa visione si traduce nell’agroecologia, ossia nell’applicazione dei principi dell’ecologia alla coltivazione della terra.
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